Mai notato che i videogiochi educativi fanno pena? Sì, avventurierə, non è solo una tua impressione!

Mi chiamo Andrea e sono un ingegnere informatico. Ho un dottorato, una sacchetta di soldi europei, e belle speranze di capire come creare video giochi educativi che abbiano la stessa qualità di quelli di intrattenimento. Ho esperienza nello sviluppo di videogiochi? Un po’. Sono un Game Designer? Non proprio. Ma so due cose:

  1. i videogiochi sono divertenti e ci possono insegnare molte cose; e
  2. se ignori qualcosa, chiedi a unə espertə.

Il punto 1 dovrebbe commentarsi da solo, se hai mai giocato ai videogiochi ma, in caso servisse, ho scritto un articolo scientifico a riguardo.

Il punto 2 è un po’ più complicato. Hai presente che molti videogiochi educativi in realtà non sono affatto divertenti? Viene fuori che parte del motivo è che gli educatori progettano e sviluppano questi giochi, o qualcuno lo fa per loro. Non do la colpa agli educatori, loro fanno un ottimo lavoro. Il problema è che spesso gli educatori non sono game designer, e altrettanto raramente la loro attenzione professionale è rivolta al divertimento. Inoltre, nemmeno i game designer sono educatori. Potrebbero saperne qualcosa di qualcosa, ma molto raramente sanno qual è il modo migliore, ad esempio, per imparare a interpretare le statistiche o decifrare un’argomentazione per vedere se ha senso logico o se sta effettivamente diffondendo informazioni false. Sapranno come realizzare giochi molto coinvolgenti e stimolanti, e conosceranno tutte le meccaniche di gioco, ma raramente sapranno come combinare meccaniche di gioco e pedagogia.

Ok ma come facciamo?

È qui che entro in gioco con questo progetto EduGames finanziato dall’Unione Europea per coinvolgere educatori, (video) game designer, e ricercatori che si occupano di (video)giochi, e sederci tutti nella stessa stanza. Voglio che ci sbattiamo metaforicamente insieme le teste e creiamo giochi che stiano in piedi come giochi, ma che allo stesso tempo consentano ai giocatori di acquisire e mettere in pratica abilità per migliorare le loro capacità di alfabetizzazione, matematica e pensiero critico. Cioè, competenze che possono aiutare a contrastare la disinformazione. Voglio che creiamo giochi a cui i giocatori vorranno davvero giocare – figuratevi! – e giocarci di nuovo e di nuovo. Casual Game a cui puoi giocare mentre sei in viaggio? Bene. Avventure epiche multi-fase basate sulla trama? O-ottimo. Qualcosa nel mezzo? Anche meglio!

Oh, e bisognerà scriverci come ci siamo riusciti. È molto importante, for science! Ma anche per chiunque voglia fare lo stesso. Infatti, oltre a creare giochi, l’obiettivo principale del progetto è produrre una serie di linee guida per la progettazione, lo sviluppo e la valutazione rigorosa di videogiochi educativi che mirano a intrattenere.

Ti pare interessante? Parliamone!